Coronavirus, fase 2: l’INAIL spiega le misure di contenimento e prevenzione nei luoghi di lavoro.
La pubblicazione, approvata dal Comitato Tecnico Scientifico istituito presso la Protezione Civile, è scaricabile qui sotto.
Contiene indicazioni mirate ad affrontare la graduale ripresa in sicurezza delle attività produttive e a garantire adeguati livelli di tutela della salute per tutta la popolazione.
Per ora escluso ancora il Settore Benessere. Confartigianato denuncia: "Scelta inaccettabile"!
L’INAIL, nell’ambito delle sue diverse funzioni assicurativa, riabilitativa, prevenzionale e di ricerca, ha messo in atto iniziative con l’obiettivo di garantire una tutela globale della salute e della sicurezza dei lavoratori anche in questo momento emergenziale. Con il documento, approvato dal Comitato Tecnico Scientifico istituito presso la Protezione Civile, l’Istituto fornisce indicazioni mirate ad affrontare la graduale ripresa in sicurezza delle attività produttive e a garantire adeguati livelli di tutela della salute per i lavoratori.
L’INAIL ha pubblicato il documento tecnico che contiene indicazioni sulle misure di contenimento del contagio da nuovo Coronavirus nei luoghi di lavoro nella fase di riapertura delle attività produttive, prevista dal prossimo 4 maggio.
Il documento è composto da due parti:
- la prima parte riguarda la predisposizione di una metodologia innovativa di valutazione integrata del rischio che tiene in considerazione il rischio di venire a contatto con fonti di contagio in occasione di lavoro, di prossimità connessa ai processi lavorativi, nonché l’impatto connesso al rischio di aggregazione sociale anche verso “terzi”;
- la seconda parte si è focalizzata sull’adozione di misure organizzative, di prevenzione e protezione, nonché di lotta all’insorgenza di focolai epidemici, anche in considerazione di quanto già contenuto nel “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” stipulato tra Governo e Parti sociali il 14 marzo 2020.
Quali sono i passaggi fondamentali del documento evidenziati dall’INAIL?
Essenziale garantire la sicurezza dei lavoratori in questo momento di emergenza. In quest’ottica e per affrontare in sicurezza la graduale ripresa delle attività produttive nella cd “Fase 2” , sottolineano nella prefazione al documento il presidente e il direttore generale dell’Inail Franco Bettoni e Giuseppe Lucibello “l’Istituto, nell’ambito delle diverse funzioni, assicurativa, riabilitativa, di prevenzione e di ricerca, ha messo in atto iniziative con l’obiettivo di garantire una tutela globale della salute e della sicurezza dei lavoratori, anche in questo momento di emergenza”.
Esposizione, prossimità, aggregazione: le variabili per classificare il rischio. Tra queste iniziative, le misure di contenimento indicate nella pubblicazione. Nella prima parte del documento è illustrata una metodologia innovativa di valutazione integrata del rischio che tiene in considerazione il rischio di venire a contatto con fonti di contagio in occasione di lavoro, di prossimità connessa ai processi lavorativi, oltre all’impatto connesso al rischio di aggregazione sociale anche verso “terzi”.
Misure di protezione e lotta all’insorgenza di focolai epidemici. La seconda parte contiene un focus sull’adozione di misure organizzative, di prevenzione e protezione e di lotta all’insorgenza di focolai epidemici, anche in considerazione di quanto già contenuto nel “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” stipulato tra Governo e Parti sociali il 14 marzo 2020.
Un nuovo modello organizzativo di prevenzione per il ritorno progressivo al lavoro. “L’adozione di misure graduali e adeguate attraverso un nuovo modello organizzativo di prevenzione partecipato, - osservano Bettoni e Lucibello - consentirà, in presenza di indicatori epidemiologici compatibili, il ritorno progressivo al lavoro, garantendo adeguati livelli di tutela della salute e sicurezza di tutti i lavoratori, nonché della popolazione”.
La pubblicazione è stata approvata dal Comitato Tecnico Scientifico istituito presso la Protezione Civile, a cui Inail partecipa con un suo rappresentante, ed è frutto di un lavoro di ricerca condotto dall’Istituto anche in qualità di organo tecnico scientifico del Servizio Sanitario Nazionale.
LINEE GUIDA ANCHE PER PARRUCCHIERI, ESTETISTE E NEGOZI
Com'è noto la linea del Governo è “la salute al primo posto”. Dalle linee guida comunicate dall'Inail emergono alcune misure anche per quelle attività che hanno uno stretto contatto con la clientela.
Purtroppo per il settore Benessere queste indicazioni restano ancora sulla carta, ma Confartigianato ha aumentato la pressione sul Governo affinchè recepisca il grave rischio a cui migliaia di imprese stanno andando incontro.
Vediamone comunque una sintesi fatta dal Corriere della Sera:
- Parrucchieri. Solo su appuntamento; pulizia obbligatoria anche più di due volte al giorno; dispenser igienizzanti all’ingresso e vicino alle casse; strumenti di lavoro disinfettati; obbligo per tutti di indossare mascherine e guanti,
- Centri estetici. Si dovrà seguire lo stesso modello utilizzato nei laboratori medici. In aggiunta alle regole imposte alle attività di acconciatore, qui si dovranno sterilizzare tutti i ferri e gli altri strumenti di lavoro,
- Negozi. La misura di riferimento del Governo è di 40 metri quadri. In un’attività di queste dimensioni dovrà accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori. Se si superano i 40 metri, l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita,
- Mascherine. Il personale dovrà indossare mascherina e guanti. Nei negozi di alimentari i clienti potranno toccare il cibo soltanto se indosseranno i guanti. Per chi sta fuori in fila in attesa di entrare, sarebbe preferibile indossare la mascherina. Se non è possibile, mantenere la distanza di un metro,
- Dispenser. All’entrata dell’esercizio ci dovrà essere un dispenser per l’erogazione del disinfettante. Sarà obbligatorio averlo vicino alle casse, tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento. In negozi di ampia metratura, ci dovranno essere più dispenser sistemati in angoli diversi,
- Pulizia. Sanificare i locali prima della ripartenza, compresi i filtri dell’aria condizionata. Una volta a regime, la pulizia del luogo di lavoro dovrà essere fatta due volte al giorno: all’apertura e alla pausa. Si userà ipoclorito di sodio ed etanolo per camerini, maniglie, casse, bagni e vetrine,
- Vestiti. Sanificare vestiti e scarpe provati dai clienti e non acquistati. Su questo non si è ancora trovato un accordo, e si è proposto di sostituire la sanificazione dei capi con la disinfezione dell’esercizio due volte al giorno.