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Finalmente il decreto “Cura Italia”, ma...

18-03-2020 14:35

Ufficio Stampa

Tutte,

Finalmente il decreto “Cura Italia”, ma...

Pubblicato nella notte in Gazzetta Ufficiale con le nuove norme.E' una prima risposta che apprezziamo, ma... moltissimo resta da fare Scattano da subi

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Pubblicato nella notte in Gazzetta Ufficiale con le nuove norme.

E' una prima risposta che apprezziamo, ma... moltissimo resta da fare

 

Scattano da subito le norme del decreto “Cura Italia” con la pubblicazione in un'edizione straordinaria della Gazzetta Ufficiale che riporta la data di ieri, 17 marzo, pur essendo stata pubblicata in piena notte. Il provvedimento su “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” è stato controfirmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed è composto da 127 articoli. Un decreto da 25 miliardi complessivi che mira a mettere in sicurezza, in primis, il lavoro e le imprese colpite dall’emergenza, oltre che fornire circa 3 miliardi di euro per fronteggiare il problema dal punto di vista sanitario.

«E' una prima risposta che apprezziamo, ma moltissimo, purtroppo, resta da fare, a partire dal rinvio dei versamenti del 16 aprile perchè è facile prevedere che saremo ancora in grave stato di necessità”. Il Presidente di Confartigianato Cremona Massimo Rivoltini commenta così il Decreto Legge ‘Cura Italia’ e sottolinea l’importanza che gli interventi siano stati estesi a tutti i settori e a tutti i territori.

«L’impatto economico dell’emergenza coronavirus sugli artigiani e sulle micro e piccole imprese è vastissimo – sostiene Rivoltini – e saranno necessarie ulteriori misure per venire in aiuto agli imprenditori che in queste condizioni sono impegnati nel contenimento dei danni e a resistere sul mercato. Dopo queste prime misure andrà quindi affrontata la fase due con ulteriori interventi e, a emergenza sanitaria conclusa, saranno necessari provvedimenti dedicati agli indennizzi per i danni subiti dalle imprese e a rilanciarne l’attività».

«Il Decreto – spiega ancora il Presidente di Confartigianato Cremona – recepisce le sollecitazioni di Confartigianato per la sospensione e la proroga di versamenti e adempimenti e le misure di tutela del lavoro. Avevamo chiesto la sospensione di tutti i versamenti di imposte, tributi e contributi fino almeno per ora al 30 aprile; il rinvio di ogni tipo di scadenza e adempimento che ricade entro il 30 aprile; la moratoria dei mutui in essere fino al 31 dicembre 2020; la copertura delle sospensioni dal lavoro con forme di deroga di cassa integrazione per tutti dipendenti. Ora sollecitiamo la soluzione del problema della miriade di adempimenti delle imprese nei confronti della Pubblica amministrazione: chiediamo siano tutti prorogati con una norma “ombrello”».

Ecco le principali misure sul fronte economico:

 

FISCO

·     Tutti i versamenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni, compresi contributi previdenziali e assistenziali e i premi per l’assicurazione obbligatoria, in scadenza il 16 marzo sono prorogati al 20 marzo 2020.

·     Per imprese, autonomi e professionisti che sono sotto i 2 milioni di ricavi i versamenti alla cassa per saldare le ritenute, l’Iva annuale e mensile, nonché i contributi previdenziali e quelli Inail sono rinviati al 31 maggio e potranno essere pagati in un’unica soluzione in un’unica soluzione o in massimo 5 rate mensili.

·     Si allunga la lista delle filiere più colpite dall’emergenza per cui scatta la sospensione fino al 31 maggio dei pagamenti di ritenute, contributi previdenziali e assistenziali e dell’Iva di marzo, a prescindere dai limiti di fatturato. Oltre ai settori turistico-alberghiero, termale, trasporti passeggeri, ristorazione e bar, cinema e teatri, sport, istruzione, parchi divertimento, eventi, sale giochi e centri scommesse, trasporto merci, si aggiungono le federazioni sportive nazionali, gli enti di promozione sportiva, le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, di volontariato e le associazioni di promozione sociale. Per queste imprese alla ripresa della riscossione, i versamenti sospesi dovranno essere effettuati, senza sanzioni e interessi, in un’unica soluzione o con un massimo di 5 rate mensili a partire da maggio 2020.

·     Sospesi per tutti gli adempimenti fiscali con scadenza tra l’ 8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020. I versamenti sospesi sono effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo dal mese di maggio. Fanno eccezione solo gli adempimenti legati alla comunicazione dei dati degli oneri detraibili e deducibili ai fini della precompilata.

·     Per gli esercenti di negozi e botteghe è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 60% dell’ammontare del canone di affitto, relativo al mese di marzo.

·     Per incentivare la sanificazione degli ambienti di lavoro, per chi esercita attività d’impresa, arte o professione è riconosciuto, per il periodo d’imposta 2020, un credito d’imposta nella misura del 50% delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro fino a un massimo di 20.000 euro. Il credito d’imposta è riconosciuto fino all’esaurimento dell’importo massimo di 50 milioni di euro per il 2020.

·     Per le erogazioni liberali in denaro e in natura, effettuate nell’anno e finalizzate a finanziare gli interventi per fronteggiare l’emergenza coronavirus arriva una detrazione pari al 30%, per un importo non superiore a 30.000 euro.

 

LAVORO

·     CIG in deroga per tutto il territorio nazionale e per tutti i settori produttivi, per un periodo massimo di 9 settimane, anche per le imprese escluse dagli ammortizzatori sociali, comprese quelle agricole, della pesca e del terzo settore, previo accordo sindacale anche in via telematica (accordo non richiesto per i datori di lavoro che occupano fino a cinque dipendenti). Escluso il lavoro domestico.

·     CIG ordinaria, per un massimo di nove settimane, per i datori di lavoro che hanno dovuto sospendere o ridurre l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza. Autorizzata inoltre la CIG ordinaria anche per le imprese che già si trovano in CIG straordinaria e un assegno ordinario fino a 9 settimane per le imprese che hanno in corso l’assegno di solidarietà.

·     Indennità di 600 euro per il mese di marzo per i lavoratori autonomi, le partite Iva, i co.co.co, gli stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali, gli operai agricoli a tempo determinato e i lavoratori dello spettacolo.

·     Fondo reddito di ultima istanza per tutti i lavoratori esclusi.

·     Per i prossimi due mesi le aziende non potranno licenziare sulla base del “giustificato motivo oggettivo”.

·     Bonus di 100 euro per i lavoratori dipendenti con reddito complessivo non superiore a 40.000 euro, che, durante il periodo di emergenza, continuano a prestare servizio nella sede di lavoro nel mese di marzo.

·     I permessi previsti dalla legge 104 potranno essere aumentati di 12 giorni sia nel mese di marzo che nel mese di aprile.

·     Congedo parentale per i genitori con figli di meno di 12 anni (senza limiti di età per figli disabili) a casa da scuola fino a 15 giorni con indennità pari al 50% della retribuzione. In alternativa, voucher baby sitter fino a 600 euro che sale a 1.000 per il personale sanitario e di sicurezza e difesa.

 

PMI

·     Ampliamento del raggio di azione e potenziamento del Fondo centrale di garanzia delle Pmi cui verrà assegnata una dotazione di 1,5 miliardi di euro.

·     Il fondo per la sospensione delle rate dei mutui prima casa, ora riservato a chi perde il lavoro o subisce un decesso in famiglia, viene esteso anche ai lavoratori autonomi e ai professionisti che hanno subito una flessione del fatturato di oltre il 33% e riceve una dotazione ulteriore di 400 milioni di euro. Per accedervi basterà l’autocertificazione.

·     Il decreto assegna 1,73 miliardi di euro a garanzia pubblica della moratoria dei finanziamenti bancari a micro, piccole e medie imprese colpite, che potranno sospendere le rate dei pagamenti fino al 30 settembre 2020. Fino a quella data non potranno essere revocati i finanziamenti accordati.

·     Previsti anche 500 milioni per garantire, tramite la Cassa Depositi e Prestiti, prestiti alle imprese con un effetto leva da 10 miliardi.

·     Bonus fiscale per la cessione dei crediti deteriorati

 

ALTRI PROVVEDIMENTI

·     Fondo Made in Italy, con una dotazione iniziale di 150 milioni di euro per l’anno 2020, per potenziare gli strumenti di promozione e di sostegno all’internazionalizzazione delle varie componenti del sistema Paese, tra i quali si segnala il piano straordinario di sostegno al made in Italy.

·     Rinviato il referendum costituzionale per il taglio dei parlamentari. Potrà svolgersi entro la seconda metà di settembre. Nessuna novità invece per quanto riguarda le elezioni regionali e comunali, previste in primavera.

 

Vi comunicheremo ulteriori informazioni appena ci saranno altre novità.

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