Odontotecnici, Estetisti e Acconciatori sono particolarmente interessati dalle norme, ma anche le panetterie e le pasticcerie che svolgono al loro interno servizio bar
Con riferimento all’attuale situazione sanitaria legata alla diffusione del COVID19 nel nostro Paese, desideriamo condividere alcune considerazioni rispetto ad eventuali perplessità che possano sorgere relativamente allo svolgimento dell’attività quotidiana all’interno di due settori che hanno a che fare con la salute del paziente o che sono a diretto contatto con il cliente: i laboratori odontotecnici e gli estetisti ed acconciatori.
Ecco cosa devono fare i laboratori odontotecnici...
Ci sono professioni che più di altre devono svolgere la propria attività quotidiana – ma questo non significa che l’attenzione non debba essere alta ovunque e comunque – con una cura e uno scrupolo maggiori, perché coinvolte nella produzione di particolari rivolti direttamente alla tutela della salute del paziente. E’ il caso delle attività svolte all’interno dei laboratori odontotecnici.
Innanzitutto, è bene ricordare che i laboratori applicano normalmente misure per la prevenzione dei rischi biologici derivanti da virus, batteri e altri microorganismi patogeni attraverso la disinfezione di ogni “oggetto” (nella maggior parte impronte) proveniente dalle strutture e/o studi odontoiatrici, in modo da evitare contaminazioni crociate.
E’ scontato inoltre – al di là di particolari contingenze di carattere sanitario – che all’interno dei laboratori si presti l’adeguata attenzione alle procedure igieniche idonee a salvaguardare la salute dell’imprenditore e degli eventuali collaboratori.
Però il Coronavirus ci porta a sottolineare, nuovamente, l’importanza di seguire alcune buone prassi riguardanti la disinfezione degli oggetti (impronte, cere e/o siliconi occlusali, modelli in gesso, protesi rimovibili, prove metalliche, prove estetiche) eventualmente contaminati che possano entrare nei laboratori odontotecnici. In via precauzionale è opportuno considerare ogni “oggetto” che ha avuto contatto con un paziente come potenzialmente infetto. Di conseguenza, è bene assicurarsi che tutto ciò che proviene dagli studi e/o dalle strutture odontoiatriche sia pulito e disinfettato, come da prescrizioni di Legge.
Nel caso in cui non si riesca ad averne certezza, è opportuno procedere come segue:
- dedicare una zona specifica del laboratorio alla ricezione e trattamento del materiale potenzialmente infetto
- predisporre l’area di disinfezione separata dal resto del laboratorio
- indossare dispositivi di protezione individuale (DPI), ossia guanti monouso, camice monouso, mascherina monouso ed occhiali protettivi
- fare attenzione a non toccare altre superfici o oggetti con i guanti potenzialmente contaminati
Terminata la disinfezione, gli “oggetti” possono essere integrati (ad eccezione di guanti, mascherine e camici che sono, invece, monouso) nel circuito di lavoro. Al termine del processo, la zona utilizzata deve essere igienizzata e trattata con disinfettanti specifici per superfici. E’ sempre buona norma, in particolare in questo periodo, accertarsi che i disinfettanti utilizzati riportino almeno la dicitura “Limitatamente Virucida” sull’etichetta, e che siano quindi efficaci nei confronti dei virus incapsulati: tale dicitura assicura l’efficacia del prodotto nei confronti del COVID-19.
In linea generale, si ribadisce l’opportunità da parte dei laboratori di adottare protocolli igienici efficaci quale buona prassi di protezione quotidiana necessaria per la salute degli operatori e della comunità.
Inoltre, a questo si può aggiungere:
- Includere nell’anamnesi medica prossima la richiesta di evidenziare recenti viaggi nelle aree già soggette a quarantena, o di frequentazioni con persone provenienti da esse
- Ricambiare l’aria sempre tra un paziente ed un altro e periodicamente anche in sala d’attesa
- Lavarsi le mani per almeno 20 secondi. L’operazione di lavaggio deve essere preliminare all’uso del disinfettante.
- Mettere a disposizione di pazienti e accompagnatori un disinfettante alcolico all’entrata e invitarli a pulire le mani prima di accomodarsi.
… e le attività di estetisti e acconciatori...
L’emergenza sanitaria da Coronavirus impone comportamenti di massima cautela anche nella scelta dei servizi alla persona. E ripropone l’importanza di rivolgersi a operatori in regola con le norme di settore sia dal punto di vista della formazione obbligatoria sia per quanto riguarda i requisiti igienico-sanitari dei locali nei quali l’attività viene svolta. È il caso delle attività legate alla cura del corpo, come le imprese dei settori acconciatura ed estetica.
Per questo Confartigianato ribadisce che gli imprenditori sono da sempre tenuti a rispettare le prassi stabilite per legge al fine di evitare la trasmissione di patogeni o agenti contaminanti e, oltre alle norme previste a livello nazionale, seguono percorsi di formazione specifici per adeguarsi ai protocolli igienico-sanitari imposti dalle ASL territoriali.
In aggiunta, data la particolare situazione venutasi a creare in conseguenza alla diffusione del Coronavirus, si ribadisce agli operatori quanto segue:
– l’ordinanza firmata dal Presidente Attilio Fontana, di concerto con il Ministro della Salute Roberto Speranza, in relazione all’evolversi della diffusione del Covid-19 non prevede limitazioni di orario né di operatività per le attività legate al settore benessere, fatta salva la limitazione alle aperture nelle giornate di sabato e domenica per gli operatori presenti all’interno dei centri commerciali;
– le autorità pubbliche invitano tutti gli esercenti e gli operatori ad assicurare idonee misure di cautela, evitando qualsiasi forma di assembramento: nello specifico degli operatori del settore salute, è consigliabile procedere ai trattamenti previo appuntamento, limitando il sostare dei clienti all’interno del locale al tempo strettamente indispensabile all’erogazione del servizio;
– è consigliabile procedere con accurate operazioni di pulizia, al netto delle normali disposizioni di legge previste per la categoria, anche nelle aree pubbliche, effettuando una pulizia quotidiane con prodotti specifici ad azione detergente, disinfettante e battericida su tutte le superfici;
– si conferma la necessità di adottare le misure igieniche previste per lo svolgimento dell’attività dalla normativa regionale e comunale.
LE BUONE NORME PER PREVENIRE IL CONTAGIO DA CORONAVIRUS
– Lavare frequentemente e accuratamente le mani con acqua e sapone o con soluzioni a base di alcol per eliminare il virus dalle mani
– Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o se si assistono persone malate
– Non toccarsi viso, occhi e bocca con le mani
– Mantenere almeno un metro di distanza dalle altre persone, in particolare quando tossiscono o starnutiscono
– Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce. Meglio ancora, coprirsi la bocca con la piega del gomito
– Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
Restano chiuse palestre, centri termali, centri benessere.
… ma anche panetterie e pasticcerie con servizio bar devono rispettare una precisa norma
Le nuove regole entrate in vigore lunedì 2 marzo in tutto il territorio lombardo, per fronteggiare l’emergenza e arrestare la diffusione del Coronavirus. Interessano anche quelle attività che, al loro interno, svolgono servizio bar.
Per loro valgono le regole restrittive per pub e ristoranti: sarà consentito l’accesso solo se presenti dei posti a sedere e fino al loro esaurimento, deve essere effettuato servizio al tavolo e non al banco e viene stabilita la distanza minima di almeno di un metro tra un cliente e l’altro.
La Regione ha motivato così: «L'obiettivo dell'ordinanza che regola le prescrizioni per il contenimento del coronavirus nelle aree regionali classificate come “gialle” (ovvero valide su tutto il territorio regionale ad eccezione della “zona rossa”) è quello di limitare le situazioni di affollamento di più persone in un unico luogo».