Confartigianato al tavolo col Governo
per costruire la valorizzazione del settore
Definire una strategia comune tra imprese e Governo per il futuro della filiera dell’agroindustria, puntando su investimenti in innovazione di prodotto e di processo per permettere all’intero settore di essere competitivo sui mercati rispetto alla concorrenza.
E’ questo il principale obiettivo del primo tavolo per il settore dell’Agroindustria che si è svolto il 5 aprile scorso al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, presieduto dal Ministro Adolfo Urso e dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Presenti anche il viceministro Valentino Valentini i sottosegretari, Fausta Bergamotto e Massimo Bitonci, i rappresentanti della Conferenza Stato-regioni, i sindacati e le associazioni di categoria.
Al tavolo è intervenuto il Presidente di Confartigianato Alimentazione Massimo Rivoltini, il quale dopo aver evidenziato il ‘peso’ economico delle piccole imprese e dell’artigianato nel settore agroalimentare, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di valorizzare questo patrimonio produttivo con interventi di semplificazione delle norme da rimodulare sulla base delle dimensioni aziendali, di sostegno al credito, riduzione dei costi energetico, promozione dell’export, contrasto alla concorrenza sleale e alla contraffazione dei prodotti made in Italy.
«L’agroindustria – ha dichiarato il Ministro Urso – segna la crescita del Made in Italy nel mondo. Settore leader per produzione di beni, occupazione, valore di produzione, investimenti ed export. Da oggi insieme al Masaf abbiamo dato il via ad un confronto continuativo, sano e costruttivo per una politica di filiera e di sistema, asse portante della nuova politica industriale a cui il Governo lavora e che il Paese attende da decenni». «Il tavolo di oggi ricompone gli asset di agricoltura e industria, divisi da decenni» – ha commentato il Ministro Lollobrigida. «Per sostenere le nostre imprese, il Governo Meloni lavorerà sul vantaggio competitivo della qualità e del Brand Italia. Vogliamo aprire i nostri prodotti ai mercati esteri, come fatto con l’Albania che rappresenta un ponte verso i Balcani. Il nostro obiettivo – ha concluso – è superare la dicotomia imprenditori-lavoratori per produrre ricchezza da ripartire con equità».
In Italia l’agroindustria è il primo tra i settori impegnati nella produzione di beni, per numero di occupati (ben 1,4 milioni), per valore della produzione (205 miliardi di euro), per valore aggiunto (65 miliardi) e per investimenti tecnici (18 miliardi). L’Italia è prima per qualità in Europa per numero di prodotti riconosciuti: al 2022 sono 319 riconoscimenti tra Denominazione di origine protetta (Dop), Indicazione geografica protetta (IGP) e Specialità tradizionale garantita (Stg) e 526 denominazioni protette per il settore vitivinicolo.
Nella prima foto Rivoltini durante il suo intervento al tavolo con il Governo
Nella foto sopra, da sinistra il Ministro Urso, Rivoltini e il Ministro Lollobrigida