Il Decreto Legge è in Gazzetta: vediamo i provvedimenti a favore delle imprese e delle famiglie.
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Il Decreto Rilancio (“Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”) è stato pubblicato il 19 maggio in Gazzetta ufficiale, dopo esser stato bollinato dalla Ragioneria dello Stato e firmato dal capo dello Stato Sergio Mattarella. Il provvedimento, che si compone di 266 articoli e mette sul piatto 55 miliardi di euro per la ripartenza, è entrato dunque immediatamente in vigore.
Per finanziare il provvedimento, lo Stato fissa l’importo massimo di emissione di titoli pubblici, in Italia e all’estero, al netto di quelli da rimborsare e di quelli per regolazioni debitorie, per l’anno 2020, in 148,33 miliardi. Il precedente limite era fissato a 83 miliardi, con una differenza di +65,33 miliardi di euro.
Ecco i principali provvedimenti a favore delle imprese:
SOSTEGNO IMPRESE
- PMI, contributi a fondo perduto: In arrivo 10 miliardi per le PMI fino a 5 milioni di fatturato. Saranno erogati contributi a fondo perduto, accreditati dall’Agenzia delle Entrate, a patto che abbiano subito un calo complessivo dei ricavi di almeno un terzo ad aprile rispetto allo stesso periodo del 2019. L’indennizzo è del 20% per i fatturati fino a 400mila euro, del 15% fino a 400mila euro e un milione e del 10% oltre questa soglia e fino a 5 milioni. Per la presentazione della domanda prevista anche l’autocertificazione di regolarità antimafia (controlli incrociati tra Agenzia delle Entrate e ministero dell’Interno e in caso di false autocertificazioni si rischiano da 2 a 6 anni di reclusione, oltre alla confisca del contributo)
- Credito d’imposta del 60% sui canoni d’affitto per tre mesi a condizione che si registri una perdita del fatturato di almeno il 50% nel mese di riferimento
- Bollette più leggere: congelamento degli oneri fissi sulle bollette fino a luglio
- Medie imprese: Per le imprese tra 5 e 50 milioni che hanno subito una riduzione dei ricavi non inferiore al 33% arriverà un sostegno alla ricapitalizzazione e una detassazione degli aumenti di capitale. L’aumento di capitale non deve essere inferiore a 250.000 euro. Previsto uno sconto fiscale fino a 2 milioni in tre anni sull’Ires o sull’Irpef per aiutare le ricapitalizzazioni private.
- Sanificazioni: Credito d’imposta al 60% per le spese di sanificazione, esteso anche al terzo settore.
- Fondi per startup innovative: Arrivano misure di sostegno alle start up innovative, attraverso il rifinanziamento del Fondo per il venture capital e attraverso un Fondo per il trasferimento tecnologico.
- Bonus vacanze: Arriva un tax credit in favore dei nuclei familiari con Isee non superiore a 40.000 (e non più a 50.000 euro), utilizzabile, dal 1 luglio al 31 dicembre 2020, per il pagamento di servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive e dai bed &breakfast. Il credito massimo è di 500 euro per ogni famiglia ( 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone e 150 euro per quelli composti da una sola persona), fruibile nella misura dell’80 per cento, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, e per il 20 per cento in forma di detrazione di imposta.
- Incentivi per l’acquisto di biciclette, monopattini e segway: Arriva il bonus bici, fissato al 60% della spesa sostenuta e comunque non superiore a 500 euro.
FISCO
Stop aumenti IVA e accise: Cancellate le clausole di salvaguardia con gli aumenti di Iva e accise per il 2021 e gli anni futuri.
- Stop a plastic e sugar tax: Rinviata al 2021 l’entrata in vigore della tassa sullo zucchero e sulla plastica.
- Niente IRAP a giugno per le imprese fino a 250 milioni di fatturato: Stop del saldo e dell’acconto del 40% Irap dovuto a giugno per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato (non sarà condizionato alla perdite registrate). Uno sconto per circa 4 miliardi a 2 milioni di imprese e professionisti. Sono escluse le banche, gli enti finanziari, le assicurazioni e le amministrazioni pubbliche. La misura prevede la costituzione di un fondo con una dotazione di 448 milioni di euro per ristorare Regioni e Province autonome delle minori entrate derivanti dalla cancellazione del saldo e dell’acconto Irap di giugno che non saranno quindi più destinate a finanziare il fondo sanitario nazionale.
- Sconto fiscale del 30% per investimenti in imprese in crisi: Incentivi fiscali per favorire gli investimenti nelle imprese medie con fatturato anno tra 5 e 50 milioni di euro che hanno subito una riduzione del fatturato derivante dalla diffusione del Covid-19. Prevista una detrazione Irpef pari al 30 per cento della somma investita nel capitale sociale delle imprese danneggiate per un importo non superiore a 1 milione, quindi con un risparmio d’imposta massimo pari a 300.000 euro.
- Ecobonus e sismabonus al 110%: detrazione fiscale al 110% delle spese per i lavori di riqualificazione energetica e/o antisismica con possibilità di cedere il relativo credito fiscale. Si applica alle spese sostenute dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per interventi di isolamento termico e altri interventi di efficientamento energetico. Fra gli interventi sono compresi anche quelli per la riduzione del rischio sismico (sismabonus) e relativi all’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.
- Alberghi e strutture ricettive: Abolizione del versamento della prima rata dell’Imu, quota-Stato e quota-Comune in scadenza il 16 giugno, per alberghi, agriturismi, villaggi turistici, ostelli della gioventù, campeggi, rifugi di montagna, stabilimenti balneari marittimi e termali. Gli alberghi e le strutture ricettive con attività solo stagionale potranno usufruire del credito d’imposta al 60% sugli affitti, previsto per i mesi di marzo, aprile e maggio, per i canoni di locazione di ciascuno dei mesi di aprile, maggio e giugno, con uno slittamento in avanti di un mese.
- Zero Tosap per bar e ristoranti: Bar, ristoranti e locali all’aperto non dovranno pagare la tassa sull’occupazione di suolo pubblico per i tavolini all’aperto fino a ottobre. Previsto un credito di imposta cedibile pari al 60% delle spese sostenute per gli interventi necessari per far ripartire le attività.
- Proroga versamenti tasse e contributi: In arrivo un’ulteriore proroga di tre mesi, da giugno a settembre, dei versamenti di tasse e contributi sospesi per i mesi di marzo, aprile e maggio. Il pagamento di tutto ciò che non è stato versato slitterà quindi al 16 settembre e potrà avvenire, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione o in 4 rate mensili di pari importo a partire da settembre.
- IVA azzerata sui DPI: Iva azzerata su mascherine, gel disinfettanti e su tutti i dispositivi di protezione individuale anti-Covid. L’aliquota nel 2021 passerà al 5%.
LAVORO
Reddito di Emergenza (955 MLN): riconosciuto a famiglie in difficoltà a causa dell’Emergenza Covid-19, erogata in due quote con un valore compreso per ciascuna fra 400 e 800 euro (840 euro a famiglie con componenti in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza). La platea fa riferimento a circa 1 milione di famiglie, che devono essere residenti in Italia, avere un reddito nel mese di aprile inferiore all’ammontare del beneficio che si riceve, un patrimonio mobiliare famigliare nel 2019 inferiore a 10.000 euro (tetto elevabile a un massimo di 25.000 euro a seconda del nucleo familiare) e un valore ISEE inferiore a 15.000 euro.
- Indennità: gli indennizzi previsti dai provvedimenti governativi non sono cumulabili con pensioni o stipendi (600 euro, 1000 euro).
- Artigiani, commercianti e coltivatori diretti: a partire da maggio queste categorie vengono ricomprese nell’insieme di società di persone e capitali e rientrano nell’ambito dell’attività dell’Agenzia delle Entrate, che eroga indennizzi a fondo perduto alle imprese che hanno subito un calo del 33% del fatturato. Gli indennizzi sono parametrati alla perdita di fatturato, con un valore minimo di 1.000 euro.
- Cassa integrazione: Rifinanziata la cassa integrazione Covid per altre 9 settimane, oltre alle 9 settimane già previste dal DL Cura Italia: 5 si potranno utilizzare fino alla fine di agosto, per chi ne ha già usufruito, e le altre 4, se necessario, tra settembre e ottobre. Semplificata la procedura per accelerare i pagamenti, in particolare per la cassa in deroga. Scende a 2,7 miliardi l’ulteriore stanziamento per il 2020 previsto per finanziare i trattamenti di integrazione salariale qualora necessario per il prolungarsi degli effetti sul piano occupazionale dell’emergenza. Previsto anche un fondo di garanzia per l’anticipazione dei trattamenti di integrazione salariale.
- Licenziamenti: Lo stop ai licenziamenti viene esteso di altri 3 mesi oltre ai 60 giorni già previsti dal decreto Cura Italia. Il divieto riguarda l’avvio delle procedure di licenziamento collettivo, di quelle pendenti avviate successivamente alla data del 23 febbraio 2020 e di recesso dal contratto di lavoro per giustificato motivo oggettivo.
- NASPI e Dis-Coll in scadenza: Sono concessi due mesi in più per la NASpI e la DIS-COLL, in scadenza tra il primo febbraio e il 30 aprile 2020. Inoltre, i percettori di ammortizzatori sociali a sostegno del reddito possono essere impiegati in agricoltura per un massimo di 60 giorni. La retribuzione massima, in tal caso, è di 2.000 euro.
- Bonus lavoratori autonomi: Il bonus di 600 euro per i professionisti e lavoratori con contratto di co.co.co è confermato anche per aprile. L’incentivo sale a 1.000 euro, per il mese di maggio, per i liberi professionisti titolari di partita Iva attiva iscritti alla Gestione separata Inps non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano subito una riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019. Ai lavoratori del settore agricolo già beneficiari per il mese di marzo dell’indennità di 600 euro, il bonus per il mese di aprile è di 500 euro.
- Bonus colf e badanti: Ai lavoratori domestici che abbiano in essere, alla data del 23 febbraio 2020, uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali, è riconosciuta, per i mesi di aprile e maggio, un’indennità mensile pari a 500 euro, per ciascun mese. L’indennità sale a 600 euro per i contratti superiori a 20 ore settimanali.
- Regolarizzazione braccianti, colf e badanti: Si potrà presentare istanza per concludere un contratto di lavoro subordinato con cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale o per dichiarare la sussistenza di un rapporto di lavoro irregolare, tuttora in corso, con cittadini italiani o cittadini stranieri. La norma recepisce l’accordo nella maggioranza sulla regolarizzazione dei migranti e dei lavoratori irregolari. La norma si applica per i lavoratori agricoli, colf e badanti. I cittadini stranieri, con permesso di soggiorno scaduto tra il 31 ottobre 2019 e il 31 gennaio 2020, potranno richiedere un permesso temporaneo di 6 mesi. Le istanze non potranno essere presentate da datori di lavoro che siano stati condannati negli ultimi 5 anni per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina o per reati diretti al reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento di minori. Non sono ammessi a queste procedure i cittadini stranieri nei confronti dei quali sia stato emesso un provvedimento di espulsione.
- Bonus babysitter: Raddoppia a 1.200 euro, per chi non ne ha ancora usufruito, il bonus babysitter già previsto dal Cura Italia (passa da 1.000 a 2.000 euro per i medici e gli operatori sanitari). Si potrà usare anche per i centri estivi. Previsti anche altri 15 giorni di congedo parentale straordinario con retribuzione al 30%, fino a luglio, per chi ha figli sotto i 12 anni. Fino alla fine dell’emergenza, i lavoratori dipendenti del settore privato con figli under 14 potranno lavorare in smart working a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione. Previsti anche altri 12 giorni di permesso ex legge 104.
LIQUIDITÀ
- Sblocco debiti PA: Previste anticipazioni di liquidità per 12 miliardi a favore degli enti locali e del sistema sanitario per pagare i debiti delle amministrazioni per forniture, appalti e prestazioni. Di questa dote 6,5 miliardi sono destinati a Comuni, Province e Città metropolitane, 1,5 miliardi sono per le Regioni e 4 miliardi sono riservati alle aziende sanitarie locali. Le risorse sono gestite da Cassa Depositi e Prestiti con anticipazioni da restituire in 30 anni.
- Garanzia statale per passività banche: Il ministero dell’Economia è autorizzato per i prossimi 6 mesi a concedere la garanzia dello Stato su passività delle banche italiane fino a un valore nominale di 19 miliardi di euro.
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