Confartigianato si batte contro l'introduzione della famigerata “etichetta semaforo”, un assurdo sistema che danneggia l'Italia
L’Aula della Camera ha approvato alcune mozioni presentate da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Partito Democratico contro il ‘nutri-score’, il sistema di etichettatura dei prodotti alimentari ‘a semaforo’ sviluppato in Francia, che identifica i valori nutrizionali di un prodotto alimentare utilizzando due scale correlate: una cromatica, divisa in 5 gradazioni dal verde al rosso, ed una alfabetica comprendente le cinque lettere dalla A alla E.
Le mozioni approvate impegnano il Governo “ad adoperarsi vigorosamente in sede europea mediante l’attivazione di tutti gli strumenti utili a contrastare l’ipotesi di adozione del Nutri-score; ad adottare iniziative per preservare e tutelare il settore alimentare italiano e le eccellenze del made in Italy da possibili effetti distorsivi sulla concorrenza e sulla leale competizione economica internazionale di politiche europee e interne al mercato comune sviluppate sulla base di iniziative di singoli Governi di altri Stati membri e connotate da non trascurabili elementi di ostilità e aggressività”.
Il governo dovrà, invece, a sostenere in sede europea “un sistema di etichettatura dei prodotti alimentari idoneo a rilanciare la fondamentale esigenza di diffondere la dieta mediterranea, riconosciuta a livello mondiale dall’Unesco come bene immateriale transnazionale”, oltre a “integrare la proposta italiana di un’etichettatura ‘a batteria’ per gli alimenti con un richiamo visivo alla dieta mediterranea. Infine, il governo dovrà “promuovere, sia in sede europea che internazionale e globale, il riconoscimento dell’importanza delle specificità alimentari a marchio dop e igp ed il loro profondo valore culturale, oltre che alimentare, promuovendo etichettature specifiche che valorizzino tali prodotti e li escludano o li esentino dall’obbligo di adottare sistemi che non li distinguono da qualsiasi altro prodotto alimentare privo delle caratteristiche peculiari e irripetibili che li contrassegnano”, e “monitorare il mercato nazionale ed europeo adottando le iniziative di competenza affinché le pratiche di scontistica dei prodotti, che riportano in etichetta il colore verde, siano vietate come pratica sleale”.
Positivo il commento del Presidente di Confartigianato Alimentazione Massimo Rivoltini: «L’iniziativa dei Deputati e il voto della Camera – sottolinea – recepiscono le nostre preoccupazioni e sollecitazioni per difendere e valorizzare l’eccellenza del nostro patrimonio agroalimentare. Ci battiamo, in Italia e in Europa, contro il sistema del semaforo alimentare obbligatorio, poichè, oltre ad essere uno strumento generico e semplicistico, incapace di fornire ai consumatori una corretta informazione e che ignora aspetti fondamentali, quali la tipologia degli ingredienti, le tecniche di lavorazione e una dieta equilibrata, rischia di mettere in difficoltà il sistema produttivo di qualità proprio del Made in Italy».
«E’ riduttivo – spiega Rivoltini – limitare il valore di un prodotto a un semaforo, trascendendo la tipologia degli ingredienti e delle tecniche di lavorazione. Con il semaforo alimentare massifichiamo i prodotti con una valutazione che è esclusivamente nutrizionale ma assolutamente poco puntuale. E’ questo il problema. Non si può parlare di grassi senza valutarne anche la quantità, la tipologia e la qualità».
Per intenderci, con il semaforo alimentare, la soda con dolcificante, a basso contenuto calorico, ha il semaforo verde, mentre il latte quello rosso, per colpa del grasso animale contenuto. Un altro esempio riguarda l’utilizzo dell’olio, non ci sarà differenza tra quello di oliva e quello di colza, e i formaggi, la maggior parte dei quali verranno marchiati con un bollino rosso.