Troppo penalizzanti e poco rappresentativi della realtà: Confartigianato non approva la revisione
Pollice verso di Confartigianato alla revisione 2019 degli Indici Sintetici di Affidabilità. Nei giorni scorsi, nel corso della riunione della Commissione degli Esperti per gli ISA, i rappresentanti della Confederazione, insieme con le altre Organizzazioni di Rete Imprese Italia e Cndcec, hanno deciso di non esprimere parere sulla effettiva capacità degli ISA in evoluzione nel 2019 di rappresentare in modo idoneo la realtà economica di riferimento. Una scelta motivata con un documento consegnato alla Commissione e nel quale si esprimono una serie di sollecitazioni.«A cominciare dalla necessità di intervenire sul meccanismo applicativo del coefficiente individuale, - afferma Massimo Rivoltini Presidente di Confartigianato Cremona - perché il coefficiente positivo nelle annualità pregresse (gli Isa prendono in considerazione otto anni) penalizza, con la richiesta di adeguamenti eccessivi, i soggetti maggiormente performanti, qualora si trovassero ad avere risultati meno brillanti a causa, per esempio, della perdita di un cliente importante o della rottura di un macchinario». Gli Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), ricordiamo, sostituiscono di fatto gli studi di settore attraverso un metodo che non solo consente l’emissione della cosiddetta "pagella dell’imprenditore", altrimenti detta "rating fiscale" del contribuente, ma che aiuta l’imprenditore ad effettuare un’analisi della propria azienda al fine, qualora si renda necessario, di migliorarla dal punto di vista della gestione e dell’organizzazione. Sono due, in sostanza, le richieste avanzate dalle rappresentanze del mondo produttivo e professionale: riconoscere il sistema premiale a chi ne ha diritto e sterilizzare il risultato 2018, così da evitare la filosofia del "chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato".«Le richieste di Confartigianato - conclude Rivoltini - hanno l’obiettivo di migliorare il rapporto tra fisco e contribuenti e salvaguardare il dialogo istituzionale tra l’amministrazione finanziaria e le organizzazioni di rappresentanza delle imprese, all’insegna della compliance, nelle fasi di costruzione ed evoluzione dei nuovi indici e per giungere all’applicazione di ISA, al periodo d’imposta 2019, più rispondenti alle realtà economiche che devono rappresentare».