Sulla tavola di Pasqua 268 prodotti lombardi della tradizione, ma all'appello mancano gli addetti
Introvabili 3.000 pasticceri, panettieri e pastai
Nella settimana di Pasqua salgono alla ribalta i consumi dei prodotti della tradizione e in particolare quelli del comparto dolciario, settore ad elevata vocazione artigianale. In Lombardia sono interessate dai consumi tipici dei prodotti pasquali quasi 6 mila pasticcerie e imprese del settore dolciario, con una alta vocazione artigianale: sono oltre 4 mila le imprese artigiane, rappresentando il 78,5% delle imprese totali del settore.
Prezzi della pasticceria fresca salgono della metà rispetto all’alimentare – La crisi combinata di materie prime e dell’energia hanno ribaltato effetti pesanti sul comparto dolciario e in particolare sulle pasticcerie, le quali reagiscono con un incremento dei prezzi dimezzato rispetto alla tendenza di prodotti alimentari e inferiore alla media europea. A febbraio 2023 le quotazioni internazionali dei cereali in euro registrano una crescita del 34,9% su base annuale e risultano superiori dell’83,4% al livello del 2019.
L’analisi dei dati sui prezzi al consumo evidenzia che a febbraio 2023 i prezzi al consumo dei prodotti alimentari è del +13,2% mentre i prezzi dei prodotti di pasticceria fresca registrano un ritmo di crescita dimezzato, fermandosi al +6,5%, stabile rispetto a gennaio e in attenuazione rispetto al +6,7% di dicembre 2022, un ritmo di crescita che è circa un terzo del +18,4% registrato dai prezzi della pasticceria confezionata. Grazie al contributo della contenuta dinamica dei prezzi della pasticceria fresca, nel confronto internazionale con il massimo dettaglio di prodotto disponibile, a febbraio 2023 i prezzi degli Altri prodotti di panetteria e pasticceria in Italia salgono del 16,6%, inferiore di quasi cinque punti al +21,5% della media Ue.
La tavola di Pasqua con i prodotti della tradizione - La biodiversità della produzione agroalimentare lombarda, ad elevata vocazione artigianale, si declina in ben 268 prodotti agroalimentari tradizionali, caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo. Si tratta del 5% degli oltre 5 mila prodotti della tradizione italiana.
I dati del nostro territorio – In provincia di Cremona sono 135 le imprese del settore dolciario, di cui 108 sono artigiane (80%), mentre le pasticcerie sono 92, di cui 72 artigiane (il 78,3%); l'incidenza quindi dell'artigianato (composto da 180 imprese su un totale di 227) è pari al 79,3%.
3mila pasticceri, panettieri e pastai artigiani difficili da reperire – In Lombardia delle 4.250 entrate previste dalle imprese per le professioni di Pasticcieri, gelatai e conservieri artigianali e Panettieri e pastai artigianali, 2.530 unità, pari al 59,5%, risulta di difficile reperimento. Quota superiore di 16,4 punti a quella nazionale (43,1%) che posiziona il nostro territorio 2° nella classifica regionale per maggior complessità rilevata nel reclutare queste figure.
Inoltre, rispetto alla quota di entrate difficili da reperire rilevata per il totale imprese, pari al 41,0%, quella rilevata per pasticcieri, gelatai, conservieri, panettieri e pastai artigianali risulta superiore di ben18 punti.